L’apertura delle olimpiadi invernali in Russia ha mostrato al mondo intero quale orrenda violazione dei diritti umani stia avvenendo in quel Paese: il ritorno sulle scene delle Tatu.

Mi dicono dalla regia, però, che questo per Amnesty International non è un problema: poi uno dice l’antipolitica.

Comunque sia, è notorio che Putin abbia deciso di approvare le leggi anti-propaganda omosessuale per preservare la virilità della madre Russia, tra una foto di lui a petto nudo nella foresta, o di lui sul biplano inseguito dagli uccelli, o di lui di nuovo a petto nudo a cavallo di uno stallone. La cosa ha provocato il disgusto e lo sdegno del mondo intero, scatenando proteste e rivolte, come quella degli atleti tedeschi contro il buon gusto.

Il dissenso mostrato nei confronti della scelta di Putin ha messo in luce un fatto però, ovvero che i tempi sono cambiati. Non appare più qualcosa di raccapricciante l’idea che una coppia omosessuale viva il proprio amore ufficialmente, al punto da ambire a formare un nucleo familiare in tutto e per tutto.

Tantissima gente, infatti, è convinta che la famiglia tradizionale, formata da un padre, una madre e discutibili foto ricordo matrimoniali, non sia l’unica a sapere garantire ai bambini un futuro fatto di complessi, rancori e psicoterapia.

Aspettate, ma io ho detto gente e quanto lo dico è subito cornicione di Servizio Pubblico, è subito pubblico in studio de La Gabbia, è subito insomma Movimento 5 Stelle. In relazione a quanto detto la domanda mi sorge spontanea: Qual è la posizione del M5S sui matrimoni gay?

So cosa penserete voi noiosi radical chic e… no, non è quello che voglio dire io in questo post. Io non ho mai pensato, nemmeno una volta, che il Movimento 5 Stelle, nonostante le ottime intenzioni, sia un’accozzaglia di elettori che mette insieme i complottisti con quelli che hanno cantato fino a sgolarsi meno male che Silvio c’è, finché Equitalia non gli ha notificato un ammanco di 300.000 euro, da versare in nessuna comoda rata, pena il pignoramento dell’amante. Io non penso affatto che il M5S non dica praticamente nulla su niente, così da non tornare alla gloria delle percentuali da prefisso telefonico, dunque non penso assolutamente che il nostro sindaco temporeggi per evitare il rischio che il suo elettorato scopra di aver votato uno che fa sposare i froci da un prete negro dentro un minareto pieno di femministe, tornando così a ingrassare liste civiche di assoluta civiltà come il Movimento Cristiano Palazzinaro o la Lega Primari Raccomandati.  Neppure leggerete da me alcuna parola sul fallimento dell’istruzione pubblica, la quale sforna giovani deputati che, per capire cosa fare in Parlamento, hanno bisogno di fare sondaggi online, della serie gli immigrati li buttiamo a mare o gli salviamo la vita? o al primo appuntamento la diamo oppure ce la tiriamo fino al terzo?.

Io, invece, sono assolutamente convinta che i nostri cittadini abbiano a cuore i diritti umani più di tutti noi hipster illuminati, che andiamo al cinema appositamente per vedere le adolescenti francesi lesbiche che si ingroppano. Essi sanno perfettamente che aprire le porte del diritto privato a ulteriori forme di unioni significherebbe solo una cosa: aumentare il numero delle bomboniere.

Quei mostruosi ninnoli acchiappa polvere che funestano tutti i piani ortogonali dei nostri salotti, quelle scatoline dense di strass, quei gufetti di ceramica, quei grappoli d’uva di cristallo Swarovski, quelle coccinelle con il deretano puntellato di brillanti e la corazza di oro bianco.

Non c’è rito di passaggio che non venga celebrato da uno di questi cosi maledetti, rendendo così il cattolicesimo – e l’università italiana – ancora più piacevoli di quanto non lo siano già. Francamente non vedo l’ora di sposarmi, solo per dare a fine cerimonia agli invitati un biglietto con su scritto:

I soldi della tua bomboniera sono stati devoluti alla ricerca contro la cellulite. Eh no, non guardarmi così, non me ne frega niente che ora sei offeso perché mi ha regalato la macchina per il Nespresso, me ne hanno regalate altre sette di macchine per il Nespresso, mannaggia a me che non ho fatto la lista nozze…

No dai, veramente, ma a che servono le bomboniere? Gli unici eventuali usi che mi vengono in mente vanno tutti contro il diritto penale, quindi no, non servono a niente e Grillo lo sa. Grillo vuole preservare le nostre facce dai sorrisi di circostanza, dagli squittii di finta gratitudine, dalle palpebre serrate per simulare stupore all’apertura dell’orrido pacchettino confetto-munito. Ci manca solo che ora permettiamo a cani e porci di dirsi si! Ma insomma, uno magari per scampare alla maledizione delle bomboniere di battesimo / comunione /cresima / matrimonio si fa una comitiva di soli gay e poi che succede? Me li fanno sposare?

Eh no, questa è la solita sinistra parolaia e moralista che è distante dai problemi del popolo. Il M5S vive invece di buon senso. Non muovere un solo dito affinché anche gli omosessuali abbiano gli stessi diritti familiari degli etero non è essere paraculi: è avere a cuore il destino del mio salotto e dei suoi mobili.