(Si accendono le luci nello studio televisivo; da una parte Obama, dall’altra Fidel Castro. Al centro, come moderatore, Gianni Minà)

Minà: (a Obama) colore della pelle?
Obama: nero.
Fidel: direi più marroncino chiaro. Quasi bianco.
Obama: lei invece è giallo.
Fidel: direi più rosso.
Minà: si sente ancora un rivoluzionario?
Obama: certo.
Minà: mi riferivo a Fidel Castro!
Obama: Fidel è un sanguinario.
Fidel: mai fatte missioni di pace.
Obama: noi si combatte per il bene del mondo.
Fidel: ah be’, è una storia che racconto sempre ai cubani. Dopo 53 anni ancora se la bevono. Li tiene impegnati.
Obama: vorrai dire “imprigionati”.
Fidel: parli di Guantanamo?
Obama: i miei cittadini sono liberi di eleggermi.
Fidel: i miei no, ma questo è un punto a mio favore, coglioncello.
Obama: comunista!
Fidel: io? Stai scherzando? L’ultima volta che ho fatto una legge a favore del popolo c’era ancora il retropassaggio al portiere.
Obama: lei è un uomo fuori dal mondo e che vive ancora nel passato.
Fidel: e lei un uomo fuori dal mondo e che vive già nel futuro.
Obama: io ho vinto un Nobel per la pace.
Fidel: io una guerra con 30 uomini ed un argentino asmatico.
Minà: cosa ne pensa del “Che”?
Fidel: bravo ragazzo. Peccato per quell’idea della Bolivia.
Minà: non fu un’idea sua?
Fidel: io provai a dissuaderlo. Gli dissi: “Se proprio vuoi fare una rivoluzione, inizia con qualche cosa di più semplice, tipo il Kentucky. O perlomeno, portati una mappa della Bolivia, se no rischi di perderti”
Minà: e lei Obama, cosa ne pensa del “Che”?
Obama: Con la prima campagna elettorale ci siamo ispirati proprio a lui.
Minà: ai valori propri del combattente o più del medico Guevara?
Obama: ai valori dello slogan. Ha presente “Hasta la victoria, siempre”? “Yes, we can” si rifà a quell’idea: suona bene e non vuol dire un cazzo. Poi con quella faccia sulla maglietta. Gran marketing, lo ammetto.
Minà: progetti per il futuro?
Fidel: arrivarci.
Obama: vincere le prossime elezioni, governare altri 4 anni, evitare Dallas e ritirarmi a vita privata senza correre più il rischio di farmi beccare mentre scopo con qualche stagista.
Minà: non vuole lasciare un segno importante, come Presidente?
Fidel: un altro?
Minà: mi riferivo a Obama.
Obama: ah no, non sono mai stato così ambizioso.
Fidel: cos’è, la CIA ti tiene per le palle?
Obama: non sono mica JFK.
Fidel e Obama: (dandosi il 5) ahahahahah
Minà: il futuro del mondo?
Obama: manca poco, poi finirà.
Fidel: non saprei. Oggi quanto ne abbiamo?
Minà: grazie a tutti.