Perché le Milf sono state selezionate positivamente, mentre gli zombie si sono estinti senza mai arrivare ai giorni nostri? Per rispondere a questa domanda, applicheremo una serie di concetti di base della biologia moderna, tra cui la teoria dell’evoluzione di Darwin.

I primi avvistamenti di Milf risalgono alla fine degli anni ’80, primi anni ’90. Secondo la teoria più in voga, le Milf discenderebbero direttamente dalla femmina della specie umana, in particolare da quella generazione di ragazze cresciute con “Pretty Woman” e “Harry ti presento Sally”. La sovraesposizione a tali pellicole (parliamo di almeno 100-150 visioni nel corso di un anno solare), con tutti quegli stereotipi Hollywoodiani secondo cui il principe azzurro arriva a salvare la vostra vita di merda, l’amore vince sempre e l’uomo, alla fine, rinuncia a tutto pur di rincorrere la propria amata, avrebbe provocato una serie di mutazioni puntiformi spontanee, sul cromosoma X, con effetti visibili in seguito, in età adulta.

A differenza delle Milf, invece, non si sa bene come si siano generati i primi zombie. Sappiamo che provengono dai cadaveri di esseri umani, seppelliti sotto terra, ma non ne conosciamo il processo di trasformazione. Gli esperimenti dell’esimio Prof. Bohnhoffer hanno dimostrato, infatti, che un cadavere seppellito sotto terra per un periodo sufficientemente lungo può trasformarsi in uno zombie. Nonostante gli appunti siano andati perduti nel tempo, a testimoniare i risultati conseguiti dal gruppo di ricerca del professore, abbiamo testimonianze visive e ritrovamenti di numerosi bossoli di fucile a pompa, cui si aggiungono le tracce dei crani spappolati sul muro.

Ora, quello che ha permesso alle Milf, a differenza degli zombie, di giungere ai giorni nostri, sono state una serie di attenzioni adattative che l’ambiente ha selezionato positivamente. In particolare, le Milf hanno sviluppato un’alta capacità di riproduzione maschio-indipendente, l’abilità di mimetizzarsi e la capacità, fondamentale, di procurarsi le prede sia in gruppo che singolarmente. Le Milf, per riprodursi, non hanno più bisogno del maschio, possono crescere un figlio anche da sole, garantendogli lo stesso numero di nevrosi di cui avrà bisogno nella vita. Sanno mimetizzarsi in qualsiasi altra forma di vita: la vicina di casa, un’ex compagna del liceo, vostra madre. Infine, sono capaci di entrare in un bar, la notte, sia in gruppo, sia da sole, senza che questo causi problemi di autostima, a differenza delle femmine umane.

Gli zombie, al contrario, si muovono solo in gruppo, fanno un sacco di baccano, costringendo i vicini a chiamare la polizia, lamentandosi poi tutto il tempo. Non sanno mimetizzarsi con l’ambiente. Uno zombie lo riconosceresti al primo colpo pure dentro uno stadio pieno, il giorno della finale. Per predare hanno sempre bisogno dell’aiuto della preda stessa che, se non casca, inciampa, o si ferisce da sola, col cazzo che la prendono. Infine, nessun bar vorrebbe mai avere a che fare con loro.

Riassumendo: secondo la teoria di Darwin, le Milf, come gli zombie, sarebbero il prodotto di mutazioni spontanee. L’ambiente circostante, col tempo, avrebbe in seguito selezionato positivamente la specie più adatta, quella cioè, capace di procurarsi cibo, colonizzare un territorio e riprodursi. Dunque, non è l’ambiente che genera le Milf o gli zombie (teoria linneiana), bensì un processo casuale. Per i creazionisti, invece, gli zombie sono la risposta divina alle Milf. Ma, in fondo, a chi importa di cosa pensano i creazionisti?